domenica, 13 Ottobre 2024
Conte attende il Como, ‘è la rivelazione del campionato’
“Il Como lo indico come la squadra
rivelazione del campionato. Poteva avere 9 punti visto che
vinceva 2-0 col Bologna prima di subire il 2-2 solo nel recupero
e che è andato a vincere in casa dell’Atalanta campione di
Europa League”. Antonio Conte guarda alla sfida di venerdì al
Maradona contro la squadra lariana allenata da Cesc Fabregas,
suo ex calciatore, mettendone in risalto le qualità.
“Con Cesc – ha detto Conte – abbiamo vinto insieme con il
Chelsea la Premier e la Fa Cup, sono stati momenti importanti
condivisi. Ho sempre pensato che lui potesse fare l’allenatore,
è un giocatore che in mezzo al campo ti chiedeva il perché di
certe cose, sono contento per lui e per il suo percorso, si sta
dimostrando molto preparato”. Secondo Conte, “il Como è una
squadra in salute e di grande qualità con giocatori come Fadera,
Nico Paz, Perrone, Sergi Roberto, Cutrone che stanno facendo un
avvio di campionato incredibile. Affrontiamo una squadra che ci
creerà problemi e viene con autostima qui, noi ci prepariamo,
sapendo che dobbiamo continuare a migliorare dal punto di vista
tecnico, tattico, di gestione del match”.
Per il tecnico azzurro è tempo di fare un primo bilancio: “Mi
piace vedere la disponibilità di questi ragazzi ad apprendere
cose nuove, vedere sui video le cose positive e quelle negative.
Sono passati tre mesi e ci sono margini di miglioramento ma vedo
che stanno già crescendo”.
Il discorso scivola poi sui singoli: “Lukaku inizia ora a
stare in buona condizione e si è integrato alla perfezione con
il gruppo. Per me sposta sempre gli equilibri. Kvaratskhelia
seccato per la sostituzione contro il Monza? Non so se era
arrabbiato con se stesso, ha giocato bene, fatto gol, aveva
anche preso un giallo ed era un po’ nervoso con l’arbitro, aveva
anche protestato, il che è insolito per lui. A me questo
nervosismo fa piacere perché significa che sente la sfida ma
deve stare tranquillo con l’arbitro perché vogliamo finire in
undici”. Si parla poi di Gilmour: “Lo volevo molto per le sue
caratteristiche molto simili a Lobotka e oggi mi mette in grande
difficoltà. E’ un giocatore forte – spiega il tecnico azzurro –
che non sta giocando perché ha Lobotka davanti, ma è
intelligente, vede la giocata ed è forte nei contrasti, possono
giocare insieme”.
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