Champions, Guardiola: ‘Con il Real è sempre speciale’. Ancelotti: ‘Gara aperta’

Pep Guardiola non nasconde che per lui, catalano, affrontare il Real Madrid ha sempre un significato speciale. “È sempre stato così e sempre lo sarà” ha detto l’allenatore del Manchester City nella conferenza stampa che precede il ritorno dei quarti di Champions League, dopo che a Madrid il primo atto è terminato 3-3.

 “E’ il Real Madrid e in questa competizione è sempre una partita importante. E’ speciale per me. Certo che lo è – ha aggiunto – Però no, non li temo. Ma li rispetto molto”. E si detto certo che la sua squadra non subirà la pressione: “Anzi, ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di quella fame”. E poi “c’è la rivalità. Vuoi batterli e fare bene, a volte vinci e altre volte perdi”.

Guardiola inoltre conta molto sull’apporto dei tifosi di casa: “Penso che la gente di casa nostra ci aiuterà. Abbiamo bisogno di tanto rumore, della loro presenza, soprattutto nei momenti brutti perché sono 90 minuti e ci sono momenti in cui soffriremo”.

L’arrivo di Jude Bellingham ha avuto un notevole impatto sul gioco d’attacco del Real Madrid, ha riconosciuto: “Non è sempre facile ambientarsi in fretta, ma fin dall’inizio il suo apporto è stato enorme in termini di gol. Alla sua età sopporta la pressione senza problemi. Penso che abbia una buona mentalità ed è un giocatore eccezionale. Dovremo essere molto attenti nel controllarlo”. 

“E’ una partita aperta, che verrà giocata da ambo le squadre. Per quello che ci riguarda, siamo consci delle difficoltà ma anche consapevoli di poter fare del nostro meglio. Ci sono tanti aspetti che devono essere considerati, ma dobbiamo essere pronti a tutto. Tanti giocatori possono fare la differenza da una parte e dell’altra, Bellingham è uno dei tanti. L’ambiente è diverso ma questo dipenderà da noi farlo diventare un aspetto determinante o meno, credo che non lo sarà”: così, ai microfoni di Sky, l’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City di Pep Guardiola. Sulla responsabilità di essere un allenatore in vista di partite così importanti, Ancelotti ha aggiunto: “Quando sei un giocatore hai una responsabilità minore, è individuale. Da allenatore invece devi gestire un gruppo, la responsabilità è maggiore. Arriverà il momento in cui mi guarderò City-Real da spettatore”.
   

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