Casablanca Beats, hip hop contro tradizioni

(ANSA) – ROMA, 21 GIU – CASABLANCA BEATS (HAUTH ET FORT) di
Nabil Ayouch già in concorso al Festival di Cannes nel 2021, poi
al Bif&st nello stesso anno e ora in sala dal 23 giugno con
Lucky Red, racconta bene, e con ritmo, un pezzo di vita del
regista come una certa realtà, ma ricalca altrettanto bene molti
stereotipi visti al cinema e in serie tv, che parlano di
riscatto, attraverso danza o musica, nelle periferie del mondo.
    Scritto dallo stesso Ayouch e da Maryam Touzani ha come
protagonista l’ex rapper Anas (Anas Basbousi) che trova lavoro
in un centro culturale in un quartiere operaio di Casablanca.
    Incoraggiati dal loro nuovo carismatico insegnante, i suoi
studenti cercano, poco a poco, di liberarsi dal peso delle
tradizioni restrittive con cui sono stati cresciuti.
    L’hip hop, proprio come gli insegna il loro professore, è la
musica rivoluzionaria per eccellenza, quella capace di cambiare
le cose e che in America ha dato voce per prima alla cultura
afroamericana.
    E i ragazzi, va detto, lo seguono con efficacia anche se i
problemi li hanno con i propri genitori e, ovviamente, con certa
cultura islamica integralista.
    Girato nel centro culturale Les Etoiles de Sidi Moumen di
Casablanca, che Ayouch ha creato nel 2014 con la scrittrice Mahi
Binebine, il lungometraggio è comunque ispirato da un
laboratorio hip-hop gestito dal rapper marocchino Anas Basbousi,
che appare anche nel film. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it