martedì, 6 Maggio 2025
Calcio: Spalletti, “De Laurentiis? Avrei preferito più umanità”

La qualificazione per i Mondiali 2026
da centrare, Il Napoli e il rapporto con il suo presidente
Aurelio De Laurentiis, la pace fatta con Francesco Totti:
Luciano Spalletti – la cui autobiografia ‘Il paradiso esite…
ma quanta fatica’ è uscita in questi giorni – ne parla in una
intervista con Bruno Vespa in onda questa sera nel programma “Cinque Minuti”, dopo il Tg1 e di cui è stata fornita una
anticipazione.
“Con De Laurentiis è stato un rapporto un po’ conflittuale,
avrei preferito avesse avuto un po’ più di umanità nei miei
confronti visto l’impegno che avevo messo – dice parlando della
sua esperienza a Napoli e la conquista del terzo scudetto per i
partenopei – Niente mi scivola addosso, le vittorie come le
sconfitte, io sono fedelissimo a quella che è la mia vita, sia
lavorativa sia sentimentale. Non ci siamo più sentiti, ora
magari ci sarà l’occasione. Napoli? Nessuna città sa essere così
felice e malinconica. Averne visto la felicità è una cosa che mi
porterò dietro per sempre”.
L’Italia va a caccia della qualificazione per i Mondiali 2026
dopo due mancate partecipazioni. Norvegia, Israele, Estonia e
Moldavia le avversarie degli azzurri: “Andiamo con tutta la
fiducia possibile – dice Spalletti – Abbiamo davanti un ostacolo
come la Norvegia che è attrezzata per rendere difficile la vita
a qualsiasi storia calcistica. La squadra c’è? Secondo me la
squadra c’è, abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti,
sicuramente ho individuato e ricevuto risposte importanti da
parte di questi ragazzi che rimarranno grosso modo gli stessi,
anche se dobbiamo essere attenti ad aprire a quelli che
busseranno alle porte”.
Spalletti, racconta la chiamata di Gravina e la nomina a ct “Non me lo aspettavo, fu una sorpresa a tutti gli effetti” e del
ricordo di Italia-Germania del 1970: ‘Pensai di andare a
festeggiare con tutti gli amici e chiesi alla mamma di fare una
bandiera con i brandelli di tessuti che aveva in casa con la
vecchia Singer. La mamma fu bravissima ad accontentarmi in pochi
minuti”.
E poi la pace con Francesco Totti: Mi piaceva pensare che il
mio destino fosse affidato alla qualità e ai piedi magici di
questo campione – dice il ct – per me averlo riabbracciato,
anche se poi due precisazioni le ho dovute fare, ma ormai non si
tornerà indietro, resteremo superamici. Io ho fatto sempre tutto
in funzione della Roma mai di personale”.
L’ultima vittoria mondiale è del 2006, siamo forti?, chiede
vespa: “Stiamo per diventare forti e lo dobbiamo fare
velocemente”, conclude Spalletti.
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