Bif&st: lo spazio è la nuova frontiera del mondo

(ANSA) – ROMA, 29 MAR – La nuova frontiera anche per quanto
riguarda il cinema? Sicuramente lo spazio. La pensa così Marco
Spagnoli, regista di SPAZIO ITALIANO. DALLE ORIGINI AL PROGETTO
SAN MARCO, docu-film scritto dallo stesso Spagnoli insieme a
Francesco Rea e con voce narrante di Vinicio Marchioni. Prodotto
e distribuito da Luce Cinecittà, il film, che passa oggi nella
selezione ufficiale del Bif&st, racconta soprattutto la storia
straordinaria e poco conosciuta dell’Italia e del suo rapporto
con lo Spazio. Un rapporto che inizia negli anni Trenta a
Guidonia, dove viene creata la cosiddetta Città dell’Aria che
raccoglie alcuni degli scienziati italiani più preparati su
questioni come la ‘prima camera a reazione’. Le ricerche
italiane porteranno poi, durante la seconda guerra mondiale, a
creare Larson, un progetto segreto simile a quello di Wernher
von Braun in America.
    In questa squadra troviamo uno scienziato come Edoardo Amaldi
che si rifiuterà categoricamente di andare negli USA, diventando
così il padre della fisica italiana e invece un altro, Antonio
Ferri, partigiano pluridecorato, che verrà convinto da Moe Berg,
ex stella del baseball diventato spia poliglotta, ad andare in
America dove darà un contributo fondamentale alla
stabilizzazione dell’F1: il motore di quello che sarà l’Apollo
11 che porterà l’uomo sulla Luna.
    In Italia, invece, come si vede nel film, il professore della
Sapienza Luigi Broglio, generale dell’aviazione, prenderà in
mano il progetto satellitare italiano, arrivando, grazie ai
buoni uffici di Amintore Fanfani, Giorgio La Pira e Enrico
Mattei, a creare due progetti: il primo è il lancio del primo
satellite italiano chiamato San Marco, terzo dopo URSS e USA nel
1964. L’altro progetto invece è la creazione di una base di
lancio in Kenya a Malindi. Ma Broglio, scienziato del calibro di
Marconi ed Enrico Fermi, quando arriverà la necessità di fare
entrare l’industria nella conquista spaziale italiana, preferirà
andarsene. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it