mercoledì, 30 Aprile 2025
Associazione chirurgica europea, si chiude presidenza de Manzini

Si conclude con il 31/o Congresso
annuale, in programma a Ginevra dal 2 al 3 maggio, il mandato
biennale alla presidenza dell’Associazione chirurgica europea di
Nicolò de Manzini, direttore della Clinica chirurgica
dell’Università di Trieste e già direttore del Dipartimento di
Scienze mediche, chirurgiche e della salute.
Fondata nel 1993 – spiega l’ateneo giuliano – l’Esa riunisce
alcune tra le figure più autorevoli della chirurgia europea e
mondiale e mira a promuovere l’eccellenza scientifica,
diffondere i risultati della ricerca e favorire il dialogo
interdisciplinare. Durante il mandato del professor de Manzini, “l’associazione ha continuato a distinguersi per l’elevato
livello scientifico delle attività promosse, tra cui la
presentazione di 45 lavori scientifici”, “destinati alla
pubblicazione su una delle riviste più autorevoli del settore”.
Tra le iniziative promosse da de Manzini anche l’apertura
dell’associazione a giovani professori e ricercatori in
chirurgia, con la creazione della Next generation Esa. Un modo,
afferma de Manzini, per creare “un ponte e un trampolino per
carriere accademiche internazionali”. Per il futuro, secondo de
Manzini, occorre che la ricerca non si focalizzi “solo su nuovi
protocolli terapeutici”, ma anche sulla sostenibilità della
chirurgia a livello economico e ambientale, “in una sistema
sanitario in cui ahimè le risorse sono ben definite”.
“Le sale operatorie costano e producono tanta anidride carbonica
e una quantità di rifiuti impressionante”, ricorda. Obiettivo
finale è quindi rendere la chirurgia “sostenibile ed equa per
tutti”. L’auspicio, conclude, è che l’Esa possa “continuare su
questo filone di sviluppo della ricerca. Con il mio successore,
proveniente dal Regno Unito, stiamo già lavorando insieme da
mesi”.
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