Anthony Delon, papà non mi ha chiesto di metter fine a sua vita

(ANSA) – ROMA, 30 SET – “Mio padre non mi ha chiesto di
mettere fine alla sua vita. C’è stato un malinteso intorno a
questa vicenda. Oggi lui sta bene, ha solo detto che se un
giorno non ce la farà più vorrà ricorrere alla possibilità
dell’eutanasia, per non soffrire”.
    Così Anthony Delon, figlio di una leggenda del cinema come Alain
Delon – ospite in esclusiva sabato 1° ottobre a Verissimo –
chiarisce le voci uscite sulla stampa internazionale riguardo la
volontà di suo padre di mettere fine alla propria vita. Caso
editoriale in Francia con la sua autobiografia dal titolo Dolce
Crudele, l’attore francese ha avuto la forza di mettere nero su
bianco la sua vita e le sofferenze provate in famiglia. Parlando
dei comportamenti violenti che suo padre ha avuto nei suoi
confronti, confida: “Si è comportato in quel modo perché anche
lui è stato abbondonato. Il dramma della sua vita è avvenuto
quando ha deciso di andare in guerra a 17 anni e sua madre ha
firmato perché si arruolasse, accettando anche il rischio che
potesse morire. La sofferenza e la violenza che aveva dentro di
lui vengono da quell’episodio”.
    E prosegue: “Quando si soffre così tanto interiormente può
succedere di riproporre questo dolore nei confronti degli altri.
    E alla domanda di Silvia Toffanin, che chiede se l’abbia
perdonato, risponde: “Per trovare il proprio equilibrio è
fondamentale perdonare. Bisogna amare e cercare di capire per
non ripetere gli stessi errori”. Infine, una parte del libro è
dedicata a sua madre Nathalie, scomparsa all’inizio del 2021
dopo una terribile malattia. Delon ha deciso di riprendere i
suoi ultimi 37 giorni di vita per farne un documentario che
uscirà prossimamente: “Lei era d’accordo perché voleva lasciare
una testimonianza alle sue nipotine. Ma non ho fatto vedere
molto la malattia, infatti il documentario si chiamerà Il
miglior modo per andarsene. Oggi molte persone anziane vengono
lasciate sole, io invece ho voluto mostrare come la nostra
famiglia e i suoi amici le sono stati vicini fino alla fine”.
    (ANSA).
   

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