Anche Ossessione dieta sana e forma tra disturbi alimentari

Non solo anoressia e bulimia. Tra
i disturbi dell’alimentazione “sempre più diffusi in Italia” ci
sono anche patologie meno note come l’ortoressia, la ricerca
ossessiva di una dieta sana, la vigoressia, l’eccessiva
attenzione per la forma fisica, la diabulimia, pazienti con
diabete di tipo 1, che omettono l’insulina per dimagrire, o il
disturbo da alimentazione incontrollata, caratterizzato da
grandi abbuffate senza metodi di compensazione, a cui segue un
aumento di peso e, spesso, l’insorgere di patologie come
l’obesità. A spiegarlo, in vista della decima giornata contro i
Disturbi dell’Alimentazione e della nutrizione, il prossimo 2
giugno, è Laura Dalla Ragione, psichiatra, docente del Campus
biomedico di Roma nonché direttrice del Numero Verde “SOS
Disturbi alimentari” 800180969 istituito a Todi dalla Presidenza
del Consiglio e dall’Istituto superiore di sanità.
    Per Dalla Ragione, “chi lavora nel campo dei disturbi
alimentari si è trovato negli ultimi anni a dover combattere
contro un potentissimo fattore di diffusione del disturbo: i
social media”. “Oggi – sostiene – i canali attraverso cui
ragazzi e ragazze possono attingere a informazioni riguardo a
metodi pericolosi per perdere peso sono moltiplicati a
dismisura. E non solo: sono a portata di tutti app per il
conteggio calorico o il dispendio energetico, e anche il
semplice utilizzo dei social media ha un’influenza
sull’autostima e contribuisce a cambiare l’immagine corporea di
chi ne fa uso, determinando un aumento di sintomi depressivi,
l’interiorizzazione di ideali di magrezza, pratiche di
monitoraggio del corpo. Il tempo trascorso sui social media e lo
sviluppo di disturbi alimentari appaiono quindi fortemente
correlati. La giornata del 2 giugno deve essere l’occasione per
lanciare un allarme sui rischi connessi alla diffusione di
patologie che, in Italia, contano oltre 3 milioni di pazienti in
carico al Ssn e che, solo nel 2023, hanno provocato 3.000
morti”.
   

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