Al cinema Full Time, la vita una corsa contro tempo

(ANSA) – ROMA, 29 MAR – Julie è una madre separata. Cresce i
suoi due figli da sola in campagna (il padre è meno di una
segreteria telefonica) e ogni giorno fa avanti e indietro con
Parigi, dove lavora come cameriera in un hotel di lusso. Quando
finalmente ottiene un colloquio per un lavoro che sogna da
tempo, scoppia però un feroce sciopero nazionale che paralizza
il sistema dei trasporti pubblici e la città. E quel sottile,
difficilissimo equilibrio costruito, rischia di crollarle
addosso.
    Film rivelazione alla 78/a Mostra del cinema di Venezia,
arriva il 31 marzo al cinema distribuito da I Wonder Pictures “Full Time – Al cento per cento”, secondo lungometraggio del
franco-canadese Éric Gravel, premiato nella sezione Orizzonti
per la Miglior regia e la Miglior interpretazione femminile
affidata a Laure Calamy, attrice oggi nel pieno del suo periodo
d’oro, tra il Cèsar vinto per “Io, lui, lei e l’asino”, la serie
Netflix “Chiami il mio agente!” e altri quattro film in arrivo.
    Ed è correndo con lei che si attraversa questa storia, tra temi
come il lavoro, il sogno di una qualità di vita diversa, i
diritti sociali, la condizione delle donne. Il film esce nel pieno del conflitto in Ucraina. “Di fronte a
una cosa così immensa come la guerra – commenta il regista con
l’ANSA – viene da riflettere sulla futilità del cinema e sul
senso di raccontare storie mentre piovono le bombe. Credo però
non si debba opporre a miseria ulteriore miseria. Penso spesso
alla Piramide dei bisogni di Maslow: in cima alle nostre
esigenze c’è stare al caldo, potersi nutrire, vivere in
sicurezza. Qualcuno ne approfitterà? Perché è chiaro che una
situazione come questa offre opportunità, ma può offrire anche
opportunismi. E mi auguro, davvero, non sia un pretesto per
qualche politico per promuovere delle riforme che non hanno
ragione di essere”. (ANSA).
   

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