Agenzia di vigilanza dei club, scontro tra Malagò e Abodi

 “Rischiamo una figuraccia mondiale”. Lo spiega il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un’intervista a Repubblica dove commenta la riforma del ministro dello Sport Andrea Abodi.

“A prescindere dal fatto di sostanza, c’è un fatto di forma: il Coni ha letto quel documento su Repubblica, e poi sulle agenzie. E la bozza l’ha ottenuta solo tramite la Figc, che l’aveva ricevuta poco prima dal ministro – prosegue -. Mi sarei aspettato quantomeno che fosse inviata anche a noi”. In merito ai sistema di controlli delle squadre Malagò sottolinea come “questa norma non nasce per migliorare la situazione. Ma per cambiare le regole del gioco. Lo dico con molta franchezza, ho seri dubbi che questo discorso” di ingerenza politica del calcio “possa essere accettato dagli organismi sportivi internazionali. Quindi, quantomeno, prima di prendere qualsiasi posizione a livello normativo questo va verificato. Altrimenti si rischia la figuraccia mondiale e, purtroppo, i governi italiani non sono nuovi a situazionisimili”.

Al via vertice in Figc su Agenzia di Governo – È iniziata poco dopo le 18 la riunione in Federcalcio convocata d’urgenza dal presidente Gabriele Gravina sull’Agenzia governativa che prenderebbe il posto della Covisoc nel controllo dei bilanci e dei costi dei club professionistici. Il n.1 della Figc incontra i presidenti delle componenti federali, con il solo Matteo Marani (presidente della Serie C) in video collegamento. Lorenzo Casini (presidente della A), Mauro Balata (presidente della B), Giancarlo Abete (presidente della LND), Carlo Pacifici (presidente Aia) e Umberto Calcagno (presidente Aic) sono tutti partecipi in presenza.

Abodi a Petrucci ‘sì ad incontro, col dialogo si migliora’ – “In merito alla nota congiunta di Federazione Italiana Pallacanestro e Lega Basket Serie A, il Ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, nella convinzione più volte ribadita che solo con il dialogo costruttivo e propositivo si contribuisce a migliorare il sistema sportivo, dà, come sempre, piena disponibilità a organizzare in settimana un incontro per un confronto sulle considerazioni che saranno avanzate dalla Federazione e dalla Lega e dai rispettivi presidenti”. Lo afferma in una nota all’ANSA il ministro Andrea Abodi.

 “Il documento – replica il ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi  – l’ha avuto dal presidente federale, un testo non definitivo. Anche io cerco di stare attento alla forma, ma il linguaggio usato dal presidente del Coni non mi sembra il più formale tenendo conto delle circostanze. Siamo tutti al servizio dell’interesse generale”.  Potrebbero intervenire Uefa e Fifa? “Qui- aggiunge il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ai microfoni di Radio Anch’io lo sport – non è minimamente toccata l’autonomia sportiva. Si sta semplicemente attribuendo a un soggetto terzo i controlli finanziari, che non rientrano minimamente nelle scelte sportive che sono prerogativa assoluta della Federcalcio”.

La nuova agenzia costerebbe due milioni e mezzo l’anno, tutti a carico dei club? “Anche questo – spiega Abodi – è un tema di cui stiamo parlando. Nell’ambito di un mondo che ha un turnover finanziari di diversi miliardi, Due milioni e mezzo sarebbero un investimento in sicurezza e in terzietà di cui hanno bisogno soprattutto quei club che pagano regolarmente e che chiedono che le stesse regole vengano rispettate da tutti, anche per garantire l’equa competizione”. Modifiche al testo: “Il testo è soggetto a ulteriori verifiche, ma non può essere stravolto, sarà integrato e arricchito di contenuti. La decisione vorrei che si prendesse perché ritengo sia indispensabile, ne ha bisogno il nostro sistema e ce lo chiede anche l’opinione pubblica”. Poi Abodi risponde ad una domanda sulla nomina di due militari all’interno della Giunta Coni: “E vero? Il Parlamento si è attivato per una rappresentanza degli organismi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato all’interno degli organi statutari del Coni. Se ne sta parlando, non mi sembra un’invasione di campo. Mi sembra una rappresentanza di un mondo sportivo finanziata dallo Stato all’interno del sistema sportivo”. Infine il ministro interviene sulle tensioni Lega-Figc: “Mi auguro che si adottino i giusti toni e si pensi a un interesse generale per una Serie A sempre più competitiva. Non si è arrivati ancora a una riforma, ma mi auguro che accada nei prossimi mesi, senza interessi particolari e con la giusta educazione istituzionale”. 

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