‘Afire’, Petzold aggiunge il fuoco alla sua trilogia

(ANSA) – BERLINO, 22 FEB – Con AFIRE (Roter Himmel), il
regista tedesco Christian Petzold aggiunge il fuoco alla sua
trilogia sugli elementi iniziata con UNDINE e sempre con
protagonista Paula Beer, ma questa volta in versione fuoco
incandescente. Il film, in concorso in questa 73/a edizione del
Festival di Berlino che si chiude sabato 25 febbraio, è
ambientato in una torrida estate tempestata da incendi boschivi
e punteggiata da un sempiterno ‘cielo rosso’ che indica il
titolo originale. Leon (Thomas Schubert) e Felix (Langston Uibel), due dei
protagonisti, hanno voglia di trascorrere una vacanza nella casa
tra i boschi sul Mar Baltico. In realtà i due trentenni vanno lì
anche per lavorare ai loro progetti: Leon, al suo secondo
romanzo incompiuto, e Felix a una mostra di fotografie dedicata
all’acqua. Nella casa però trovano Nadja (Beer), una bella
ragazza che vende gelati e studia letteratura, e Devid (Enno
Trebs), un tonico bagnino che ha una storia con lei. In questa
strana estate tutto alla fine si mescola; Leon è in crisi per il
suo manoscritto e soffre così per ogni cosa accada, è
intollerante a tutto, anzi si può dire che il buon umore degli
altri di solito fa peggiorare il suo. Nel frattempo, nella casa
nel bosco, arriva anche il suo editore (Matthias Brandt) che non
manca di essere affascinato da Nadja. Intanto piove sulla villa
sempre più cenere e il cielo diventa incandescente come i
rapporti tra questi cinque personaggi. (ANSA).
   

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