Abetone, la montagna dei toscani

Le feste natalizie, tra decorazioni brindisi e grandi mangiate, sono l’occasione migliore per trascorrere del tempo insieme alla propria famiglia, rivedere parenti e amici e condividere momenti in compagnia, magari riscoprendo vecchi giochi da tavola, divertendosi con la tradizionale tombolata o rilassandosi al cinema.

Tutti veniamo travolti dalla magia del Natale e questo è senza dubbio il periodo migliore per godersi anche qualche giorno in montagna, dove la neve rende i boschi incantati e l’atmosfera diventa fiabesca. Qui il corpo e la mente si ritemprano tra una sciata e una sosta godereccia in baita per il classico bombardino o la cioccolata calda. Alla sera, dopo una cena con polenta e cacciagione, tutti intorno al caminetto a chiacchierare.

La montagna dei toscani è Abetone o come viene chiamato comunemente l’Abetone, situato a 1388 metri s.l.m., con cinque zone dotate di impianti di risalita: Le Regine, Abetone Centro, Monte Gomito, Pulicchio e Val di Luce, con 50 chilometri di piste che vanno dai 1200 sino ai 1900 mt..

Diciassette sono gli impianti di risalita, con ventotto piste: di cui sedici per principianti, undici medie e una nera; numeri questi che la rendono la stazione sciistica più attrezzata e frequentata della Toscana. Il comprensorio è diviso in tre zone principali: la prima è rivolta verso la Toscana, con le piste più storiche; la seconda guarda al versante emiliano e comprende le tre piste Zeno che si diramano attraverso i boschi dell’Abetone dai 1300 a 1900 metri; infine la terza area include le piste della Val di Luce.

Abetone-Cutigliano è un territorio stupendo circondato da vette che si innalzano sontuose tra Toscana ed Emilia Romagna: un panorama pazzesco che ha come cornici il Monte Cimone, il Corno alle Scale, il Monte Gomito, il Libro Aperto e l’Alpe delle Tre Potenze. Impareggiabile la vista che si gode dalla vetta del Monte Gomito, il punto più alto della stazione, a 1.890 metri di quota. Nelle giornate più limpide, si possono ammirare l’isola d’Elba, la Corsica o il riflesso del sole sul mar Tirreno, e non solo. Si scorgono chiaramente a nord anche le vette innevate di Alpi e Prealpi.

Il nome Abetone deriva da un enorme e famoso abete, tanto grande da non poter essere abbracciato neppure da sei persone con le braccia tese, che venne abbattuto per far posto alla settecentesca Strada Modenese.

Sono noti, almeno da epoca romana, vari itinerari transappenninici che, attraverso le montagne del pistoiese, collegavano il nord e il sud della penisola e tanti sono i cammini di valico: come quello di San Jacopo o la Via Romea. La storia più suggestiva è quella secondo la quale pure Annibale avrebbe utilizzato queste vie montane per scendere in Etruria dall’omonimo Passo di Annibale, a quota di 1798 m s.l.m. Soltanto in pieno Settecento si mise mano ad un primo progetto per la costruzione di una vera strada che, attraverso le alte cime, congiungesse Pistoia con l’Emilia Romagna. La famosa Strada Modenese rimase il principale collegamento tra Toscana ed Emilia-Romagna fino al 1864, quando fu inaugurata la Ferrovia Porrettana. L’Unità d’Italia, invece, segnò un momento critico per l’Abetone, quando la scomparsa dei confini del Granducato portò all’abolizione delle dogane, con ovvie ricadute economiche negative.

Nel 1904 si cominciarono a frequentare le zone dell’Abetone per lo sci e la località fu riscoperta come luogo di villeggiatura sia estivo che invernale, dando inizio ad una rinascita basata sul turismo sciistico, grazie anche alla popolarità di campioni dello sci blasonati e plurimedagliati come Zeno Colò, ricordato per le sue gesta nell’entusiasmante Olimpiade di Oslo del 1952, in cui vinse la medaglia d’oro nella specialità sciistica sportiva più famosa: la discesa olimpica.

La riserva naturale dell’Abetone è talmente generosa che dona anche frutti gustosi e preziosi per la salute: fragole, more, lamponi e soprattutto i mirtilli neri selvatici. L’azienda familiare il Baggiolo, innamorata della propria terra, trasforma questi frutti in confetture, succhi di frutta o liquori, come il buonissimo e mitico Mirtillino.

Uno tra i borghi più belli e romantici dell’Abetone è sicuramente quello medievale di Cutigliano con il suggestivo Palazzo dei Capitani della Montagna del XIV sec, con la facciata adornata da 96 stemmi e insegne araldiche.

Cutigliano conserva l’aspetto aristocratico di un tempo, caratterizzato da strette vie fiancheggiate da antichi palazzi e monumenti. È un’apprezzata località di villeggiatura, strategica anche per la presenza della vicina stazione sciistica della Doganaccia. Merita una visita anche per il celebre Ristorante Da Fagiolino, una vera e propria meta per buongustai, dove poter godere alcuni piatti tipici della zona, cucinati ad arte.

La montagna è la location ideale per rilassarsi, dedicarsi a se stessi e dove la presenza della natura è talmente forte che obbliga a riflessioni profonde.

Dalle alte vette delle montagne auguro un Natale Sereno a voi e ai vostri cari, e che in mezzo a luci scintillanti, musiche natalizie, profumi di zenzero e vaniglia e messaggi di auguri, riusciate a riscoprire i valori veri dell’amicizia, della solidarietà, della condivisione, che sono quelli che ci regalano attimi di felicità.

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