Abatantuono, “Servirebbe un capitano Achab per l’ambiente”

(ANSA) – ROMA, 07 LUG – Il capitano Crow, un uomo di mare ossessionato dalla sua guerra, anche personale, contro i mostri,
nel quale è facile rivedere Achab, l’iconica figura di Moby
Dick: “Achab è metafora di tante cose nella vita, come
l’ossessione di una missione… Oggi sarebbe bello diventare gli
Achab della difesa dell’ambiente”. Lo spiega all’ANSA Diego
Abatantuono parlando del personaggio che ha doppiato per
l’adventure movie animato Il Mostro dei mari con la regia di
Chris Williams (premio Oscar, insieme a Don Hall e Roy Conli per
Big Hero 6), in arrivo solo su Netflix da venerdì 8 luglio in
tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
    Al centro del racconto, ambientato in uno scenario piratesco, c’è la piccola Maisie, affascinata, dalle avventure,
conosciute attraverso i libri, dell’indomito capitano Crow e del
suo fedele braccio destro e figlioccio, Jacob Holland (doppiato
in italiano da Claudio Santamaria) nella caccia ai temibili
mostri in guerra con il suo popolo. La bambina decide di unirsi
a loro sulla nave, ma l’incontro con uno dei mostri
apparentemente più pericolosi, Rossa, con cui stringe un forte
legame, fa capire a Maisie e a Jacob quanto quel conflitto sia
ingiusto e immotivato.
    Il mostro dei mari è una storia con grandi temi d’attualità,
dal rispetto per l’altro alla guerra o l’amore per l’ambiente: “Bisogna agire sul clima, non è più tempo di parlare e uno dei
punti dai quali partire è l’acqua” sottolinea. Una tragedia come
quella della Marmolada spero possa portare di più le persone a
comprendere che bisogna evitare che si arrivi a un disastro
planetario. I prossimi saranno anni fatti di desalinizzatori, di
raccolta delle pioggia e di aggiustamenti della rete idrica.
    Nonostante questo, tutti gli italiani sanno che c’è la perdita
del 40% dell’acqua ma non conosco nessuno che stia facendo
qualcuno per rimediare”.
    Un film come Il mostro dei mari “riflette quanto sia
importante portare ai bambini storie di valore, realizzate come
in questo caso con una grande ricerca grafica. Vanno abituati
fin da piccoli alla qualità e al bello”. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it