giovedì, 8 Maggio 2025
Dieta,alcolici e acqua, i consigli ‘salva-reni’ per l’estate

(ANSA) – ROMA, 05 LUG – Eccessivo consumo di alcol,
alimentazione ricca di grassi e proteine, eccessiva sudorazione,
ambienti surriscaldati, poca acqua, troppa acqua: sono alcuni
dei rischi da considerare con l’aumento delle temperature perché
mettono a dura prova il corretto funzionamento dei reni.
È quanto riferito dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN)
che ha messo a punto un vademecum per l’estate rivolto a tutti
ma soprattutto ad anziani, ipertesi e pazienti con insufficienza
cardiaca, per evitare confusione rispetto a consigli generali
che si danno in estate ma che non vanno bene per certe categorie
di pazienti.
In estate è importante bere più liquidi per reidratarsi ma
attenzione, raccomanda Stefano Bianchi, Presidente della Società
Italiana di Nefrologia (SIN), il consiglio di bere tanto, però,
vale solo per le persone con una funzionalità renale e cardiaca
normale. In presenza di insufficienza renale e/o cardiaca
(soprattutto quando è presente una cardiopatia con episodi di
scompenso cardiaco), bisogna evitare di assumere quantità di
acqua e liquidi molto superiori alla norma, perché i reni
divengono incapaci di eliminare i liquidi in eccesso, con
conseguente comparsa di ritenzione fino allo scompenso cardiaco.
Altra categoria di pazienti a rischio è quella degli ipertesi,
specie se anziani, che assumono terapia antipertensiva,
soprattutto in caso di assunzione di diuretici.
“D’estate – sottolinea Mariacristina Gregorini, Segretario
SIN e Direttore S.C. Nefrologia e Dialisi AUSL- IRCCS di Reggio
Emilia – è molto importante controllare spesso la pressione
arteriosa agli anziani, perché il grande caldo tende ad
abbassarla anche in modo significativo. Con valori di pressione
eccessivamente ridotti gli anziani vanno incontro più facilmente
a problemi a carico del cervello (con aumentato rischio di
cadute), cuore (con rischio di sofferenza cardiaca), reni (con
ridotta funzionalità renale fino a veri e propri quadri di
insufficienza renale acuta)”.
Con il grande caldo la terapia antipertensiva e/o diuretica
non va sospesa, ma molto spesso deve essere rimodulata in base
alle esigenze dell’organismo: questa operazione va fatta sempre
sotto il controllo del proprio medico di famiglia o del proprio
specialista di riferimento. (ANSA).