venerdì, 9 Maggio 2025
Soffrire di emicrania può essere spia dell’ictus ischemico

(ANSA) – ROMA, 14 GIU – Sia gli uomini che le donne che
soffrono di emicrania hanno un rischio più elevato di avere un
ictus ischemico. Per le donne, in particolare, l’emicrania è
legata anche a una maggiore probabilità di avere un infarto
miocardico e un ictus emorragico. Lo dimostra uno studio
dell’Università di Aarhus, in Danimarca, pubblicato sulla
rivista Plos Medicine, i cui risultati possono aiutare a
riconoscere le persone più a rischio.
“L’ictus cerebrale è la prima causa di disabilità nell’adulto
e la terza causa di morte – sottolinea Giovanni Esposito,
direttore della Uoc di Cardiologia, dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria Federico II di Napoli e presidente della Società
Italiana di Cardiologia Interventistica -. In Italia, vi sono
circa 150.000 nuovi casi di ictus cerebrale l’anno, dei quali
4.200 colpiscono persone con meno di 45 anni e 10.000 con meno
di 54 anni”. Lo studio danese si è basato sull’analisi delle
cartelle cliniche raccolte dal 1996 al 2018, relative a
individui di età compresa tra 18 e 60 anni. I ricercatori hanno
identificato gli uomini e le donne che soffrivano di emicrania
in base ai dati sulle prescrizioni dei farmaci e hanno
confrontato il loro rischio di infarto e ictus ischemico (dovuto
a restringimento o occlusione di vasi che portano il sangue a
cervello) ed emorragico (caratterizzato dalla rottura di vasi
sanguigni) con quello delle persone della popolazione senza
emicrania.
“L’analisi ha mostrato che sia gli uomini che le donne che
soffrivano di emicrania avevano un maggior rischio di ictus
ischemico – spiega Esposito -. In particolare, le donne che
soffrivano di emicrania sono anche risultate a rischio più alto
di infarto del miocardio e ictus emorragico. Poiché l’infarto
miocardico e l’ictus possono causare disabilità per tutta la
vita o addirittura la morte, aver individuato l’emicrania come
possibile spia può aiutarci a riconoscere precocemente i
soggetti più a rischio e a predisporre interventi e terapie
preventive mirate”. E’ ancora poco chiara, invece, la ragione
dell’associazione tra emicrania e malattie cardiovascolari.
“Potrebbero esserci legami con fattori genetici o fattori di
rischio comuni, come ipertensione, obesità e fumo e uso di
farmaci”, conclude Esposito. (ANSA).