mercoledì, 7 Maggio 2025
Ortopedici e burocrazia, 410 minuti al giorno per i moduli

(ANSA) – ROMA, 22 FEB – A contare il tempo perso per
dimissioni, compilazione di moduli, prescrizioni, certificazioni
e tutti i vari adempimenti burocratici, quello che rimane da
dedicare ai pazienti si riduce a poche decine di minuti, neanche
un’ora al giorno a ortopedico. Sono questi i risultati della
ricerca dal titolo emblematico “Tempo perso” realizzata dalla
società scientifica Otodi Ortopedici e traumatologi ospedalieri
di Italia, in collaborazione con Otodi Young. L’analisi ha
raccolto i dati di 82 unità ospedaliere di ortopedia e
traumatologia italiane (il 20% delle 400 totali).
L’ortopedico in ambulatorio o in pronto soccorso, su una media
di 30 prestazioni giornaliere, dedica fino a 410 minuti al
giorno alla compilazione di moduli per presidi ortopedici,
certificati di malattia o Inail oltre che la programmazione di
controlli, il collegamento dei database ai sistemi tessera
sanitaria e la firma dei referti con token. Il chirurgo
ortopedico può trascorrere in reparto fino a quattro ore al
giorno solo per la compilazione delle cartelle cliniche, o per
completare le procedure finalizzate alla dimissione dei
pazienti, o la compilazione dei moduli di richiesta di
continuità assistenziale. In sala operatoria il chirurgo può
trascorrere oltre 100 minuti al giorno per la registrazione dei
codici degli impianti, la compilazione del verbale operatorio o
lo scarico dei mezzi di sintesi. In una equipe di 10 chirurghi,
delle 24 ore complessive, 11 ore sono dedicate a questioni
burocratiche. “Tutto questo ha diverse cause – rimarca Vincenzo
Caiaffa, presidente di Otodi – abbiamo connessioni lente, banche
dati che non parlano tra di loro. Tutto questo rallenta il
nostro lavoro, anziché agevolarlo come dovrebbe essere
l’obbiettivo della digitalizzazione”. (ANSA).