Verdure salva-cuore, uno studio smonta effetto protettivo

(ANSA) – ROMA, 21 FEB – Cotta o cruda, la verdura fa bene
alla salute e protegge da diverse malattie come obesità e
diabete, ma non sembra essere realmente un fattore protettivo
per il cuore: a smontare tante ricerche che sostenevano il
contrario è uno studio su vasta scala pubblicato sulla rivista
Frontiers of Nutrition e condotto presso la University of
Oxford, insieme con l’Università di Hong Kong, e la University
of Bristol.
    Lo studio si è servito dei dati della biobanca Britannica
per verificare l’associazione tra consumo di verdure con il
rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ha riferito
Naomi Allen, autore del lavoro.
    Gli esperti hanno valutato il consumo di verdure di un
campione di 399.586 individui (il 4,5% dei quali ha finito per
sviluppare nel tempo problemi cardiovascolari), tenendo conto di
tutti gli altri fattori che possono influenzare la probabilità
di sviluppare un disturbo cardiocircolatorio, come l’estrazione
socioeconomica, lo stato nutrizionale, lo stato generale di
salute, il livello di attività fisica svolto e altre condizioni.
    Ebbene, se in un primo momento è emerso che chi consuma tante
verdure ha un rischio di malattie cardiovascolari ridotto del
15% rispetto a chi non ne mangia, questo effetto protettivo
praticamente scompare quando si tiene conto degli altri fattori
(socioeconomici, nutrizionali, etc).
    “Il nostro ampio studio non ha trovato alcuna evidenza di un
effetto protettivo del consumo di verdure sul rischio di
sviluppare problemi cardiovascolari. Invece il nostro studio
mostra che il presunto effetto protettivo delle verdure contro i
disturbi cardiovascolari è in realtà spiegato da altri fattori
relativi, per esempio a differenze di natura socioeconomica e di
stile di vita degli individui”, ha concluso Allen. (ANSA).
   

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