sabato, 10 Maggio 2025
Fadoi, in Abruzzo il 71% delle Medicine Interne è in overbooking

Il 71% dei reparti di medicina
interna degli ospedali dell’Abruzzo è attualmente in overbooking
e l’85% denuncia carenze oramai croniche di personale. Questo
mentre circa un quarto dei ricoveri potrebbe essere evitato con
una migliore presa in carico dei servizi sanitari territoriali e
se solo si facesse più prevenzione. Questi i dati della survey
condotta tra marzo e aprile da Fadoi, la Federazione dei medici
internisti ospedalieri, che ricorda come tali reparti siano “quelli che assistono quasi la metà dei ricoverati, in
particolare anziani e cronici con comorbilità, pazienti che
necessitano di cure sempre più complesse, che richiederebbero
adeguate dotazioni di letti e personale”.
Nelle medicine interne nessuna delle unità operative ha un
tasso di utilizzo dei posti letto inferiore al 50% e nessuno tra
il 51 e il 70%. Ma mentre il 29% dei reparti occupa tra il 70 e
il 100% dei letti a disposizione, il 71% va appunto in “overbooking”, con oltre il 100% dei letti occupati. Ciò
significa poi avere pazienti assistiti magari su una lettiga in
corridoio, con un solo separé a garantire la privacy. Ad acuire
il tutto c’è la carenza di personale, riscontrata nell’85% dei
casi. Secondo Fadoi, “mediamente un ricovero su quattro poteva
essere evitato con una rete di assistenza territoriale più
adeguata”. Discorso analogo per la poca o mancata prevenzione, a
cui, nei reparti in questione, è imputabile il 29% dei ricoveri.
Una volta dimessi, i pazienti vanno nel 71% dei casi a casa, con
l’assistenza domiciliare integrata, e nel 29% dei casi in una
Rsa.
La seconda parte dell’indagine è dedicata alla riforma della
sanità territoriale: emerge un mix di speranza e scetticismo
rispetto all’operatività delle nuove strutture che dovranno
aprire i battenti entro il giugno 2026 per non perdere i due
miliardi del Pnrr stanziati proprio per questi servizi. Per il
71% dei medici le nuove Case di Comunità potranno effettivamente
ridurre il numero dei ricoveri, “ma bisognerà vedere come
verranno realizzate”. Simile la risposta fornita dal 71% dei
medici rispetto agli ospedali di comunità a gestione
infermieristica. Nessun beneficio da Case e Ospedali di Comunità
per il 14% degli interpellati. Tra sovraffollamento dei reparti
e carenze di organico, non ci si deve infine stupire se il 14%
degli internisti dichiara di non trovare più tempo per fare
ricerca, mentre l’86% ne fa meno di quanto vorrebbe.
Per la presidente regionale Fadoi, Angela Falco, con il “perenne sovraffollamento, che si somma a una situazione di
carenza cronica di personale, la ricaduta negativa sulla qualità
dell’assistenza è inevitabile. Al sovraffollamento – osserva –
contribuiscono sia gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso
sia il prolungamento dei tempi di degenza dei pazienti
dimissibili per difficoltà delle famiglie nel farsene carico”.
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