giovedì, 8 Maggio 2025
Conto alla rovescia al Giro, Tiberi e Ciccone ‘lotteremo’

E’ tutto pronto per l’edizione numero
108 del Giro d’Italia che venerdì prenderà il via da Durazzo con
la prima delle tre tappe che vedranno la corsa rosa attraversare
l’Albania. A Tirana, nella piazza Scanderbeg la presentazione
delle squadre che si daranno battaglia per tre settimane nel
primo dei grandi giri che si concluderà l’1 giugno a Roma con la
partenza non a caso dalla Citta del Vaticano, per un omaggio a
Francesco e magari al nuovo Papa.
“Il Giro d’Italia è un evento fantastico per 200 emittenti
televisive di tutto il mondo, che presenterà l’Albania, ‘l’Europa dei Balcani’. Così, in un video postato sul suo
profilo Facebook, il premier albanese Edi Rama, poco prima della
presentazione. “Sono felicissimo che per tre giorni di seguito,
l’Albania dimostrerà tutto il suo splendore agli occhi del mondo
intero. Mentre i cittadini albanesi di tutte le età, in
particolare i bambini, si goderanno il leggendario giro
d’Italia, qua, sulla nostra terra”, ha concluso Rama.
A vestire i panni del favorito, in assenza di Tadej Pogacar,
Primoz Roglic, numero uno della corsa rosa che si annuncia
particolarmente indecisa su un percorso che si complica
soprattutto nella terza settimana. “Vogliamo mostrare il nostro
meglio, a partire da dopodomani – le parole dello sloveno
durante la presentazione delle squadre a Tirana – E’ per questo
che ci troviamo qui”.
Entusiasmo per la presentazione delle squadre nella piazza
principale di Tirana, presenti anche numerosi turisti, tra cui
anche gruppi di italiani. Sul palco è salita il ministro
albanese dello Sport, Ogerta Manastirliu, che ha salutato in
italiano: “Il Giro d’Italia rappresenta un momento storico per
lo sport albanese – le sue parole – ma anche per la promozione
della nostra cultura e del turismo. Abbiamo organizzato una
serie di eventi che accompagneranno questo Giro che sara’ una
grande festa per tutti”.
Vincitore nel 2023 Roglic è uno specialista delle gara a
tappe come dimostrano le quattro Vuelta in bacheca. Con i suoi
35 anni lo sloveno ha l’opportunità di diventare il più ‘anziano’ vincitore del Giro della storia, un onore che dal 1955
spetta a Fiorenzo Magni, vincitore a 34 anni e 180 giorni. Il
principale concorrente di Roglic per la vittoria finale dovrebbe
essere Juan Ayuso: lo spagnolo, a soli 22 anni, ha già 13
vittorie all’attivo, di cui cinque quest’anno con la classifica
generale del Tirreno-Adriatico. “La gara comincia venerdi. Il
percorso qua in Albania e’ difficile. Ma siamo pronti e vogliamo
partire forte”, le parole da Tirana dello spagnolo. Attenzione
anche all’olimpionico di Tokyo Richard Carapaz che un Giro
l’ha già vinto nel 2019. Assente Filippo Ganna, l’Italia punta
su Antonio Tiberi, per il quale il Giro di quest’anno
costituisce un vero e proprio esame di maturità, e Giulio
Ciccone. “Lottare fino alla fine per il podio, è questo il mio
obiettivo, ce la metteremo tutta”, le parole di Tiberi.
Ottimismo anche nelle parole di Ciccone: “Obiettivo? la mia
condizione e’ buona. Sono contento di essere con questa squadra
fortissima. Il cammino sara’ lungo e proveremo ogni giorno a
dare battaglia e offrire spettacolo”.
I primi tre giorni in Albania, con la cronometro nelle strade
di Tirana già dalla seconda tappa, daranno le prime indicazioni
prima della lunga salita verso l’Italia settentrionale passando
per Matera, Napoli, Siena e Pisa. Ma tutto potrebbe giocarsi
alla fine, durante le due terribili tappe di montagna di
Champoluc e Sestrière, prima della conclusione a Roma.
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