domenica, 4 Maggio 2025
Serie A, corsa scudetto: Inter non molla, batte il Verona e resta a -3 dal Napoli
Inter-Verona 1-0 LA CRONACA
Massimo risultato col minimo sforzo, senza impegnare tanti titolari e ottenendo comunque i tre punti. L’Inter batte il Verona a San Siro e torna a -3 dal Napoli: al Meazza basta un rigore di Asllani dopo 9′ di gioco per avere meglio dei veneti, in una serata tutt’altro che spettacolare in cui la testa di tanti era già alla Champions League.
Tra turnover e infortuni, il bel calcio non è stato di scena infatti a San Siro. Da un lato infatti l’Inter si presenta con dieci riserve, con Bisseck unico confermato rispetto alla semifinale d’andata di Champions League contro il Barcellona mentre in tribuna si siedono gli squalificati Calhanoglu e Inzaghi (per la vicenda ultras) e l’infortunato Lautaro Martinez (per cui è lotta contro il tempo per tornare disponibile): d’altronde, c’è da preservare le energie per il ritorno di martedì sempre al Meazza. Dall’altra, il Verona è arrivato a Milano in piena emergenza difesa, reinventata da Zanetti con Valentini da centrale.
Il copione fin dal calcio d’inizio è chiaro, con l’Inter che cerca di fare la partita con un palleggio nemmeno troppo veloce, mentre il Verona si chiude provando a ripartire in velocità.
Alla prima vera sortita offensiva, i nerazzurri si creano l’occasione per sbloccare la sfida, dopo un tocco di mano di Valentini in area (rigore concesso dall’arbitro Manganiello dopo una revisione al Var): dal dischetto si presenta Asllani, che spiazza Montipò e porta avanti i padroni di casa. Il Verona però resta in partita, Sarr con un destro scalda i guanti di Martinez. I ritmi si abbassano, con l’Inter si accontenta di controllare il possesso del pallone. Nel finale il più pericoloso è ancora Asllani, che con un destro dal limite accarezza la traversa.
Nel secondo tempo i nerazzurri escono ancora propositivi dagli spogliatoi, senza tuttavia creare grossi grattacapi alla porta di Montipò. Anche perché in alcune occasioni l’Inter sbaglia troppo, come un clamoroso contropiede 3 contro 2 chiuso però senza nemmeno tirare in porta. Il Verona ci prova con un paio di tentativi estemporanei, con Duda e Suslov che non trovano lo specchio con conclusioni dalla distanza.
Zanetti nel finale si gioca la carta Tengstedt, che torna dopo aver disputato solo 76′ nelle ultime dodici gare per due infortuni. Farris risponde inserendo alcuni dei suoi titolari, da Acerbi a Dimarco passando per Mkhitaryan. Quanto basta per controllare il gioco negli ultimi minuti, senza concedere al Verona nemmeno il classico assalto finale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA