Al via il 25/mo Festival del Cinema italiano in Giappone

Serata di gala nella sede
dell’Ambasciata di Tokyo, come da tradizione nella settimana di
festività della Golden Week, per la presentazione della 25/esima
edizione del Festival del Cinema italiano in Giappone, al via da
oggi con 12 film selezionati in rappresentazione per il pubblico
del Sol Levante.
    “Raggiungere il traguardo di un quarto di secolo per noi
rappresenta un motivo di grandissimo orgoglio, ed è la
testimonianza concreta della solidità e della vitalità del ponte
culturale che unisce Italia e Giappone”, ha osservato
l’Ambasciatore italiano a Tokyo, Gianluigi Benedetti, ricordando
come proprio nella sede diplomatica, negli scorsi anni, sia
stato firmato l’accordo di coproduzione tra i due Paesi.
    Un’intesa fortemente voluta e fatta fiorire dal Sottosegretario
al Ministero della Cultura, Lucia Bergonzoni, che da anni segue
la promozione e l’internazionalizzazione del sistema del cinema
italiano, anche quest’anno presente a Tokyo dopo una tappa ad
Expo Osaka 2025. “Malgrado l’iter sia terminato da poco, nel
settembre del 2024, noi abbiamo già in piedi 5 coproduzioni
Italia-Giappone, e un’altra serie che vedranno presto firma e
chiusura, con tante interlocuzione tra produttori italiani e
giapponesi” spiega all”ANSA Bergonzoni.
    “Una cosa che colpisce molto, perché in altri paesi
fatichiamo molto. Ad esempio in Cina tendono a fare i remake più
che essere interessati alle coproduzioni. Qui invece c’è stata
una riposta immediata incredibile, e a noi non può fare che
piacere. Italia e Giappone sono due nazioni che hanno il
concetto del bello e del curare il bello. Loro riconoscono in
noi una nazione che ha tradizioni molto antiche e per questo ci
stimano tanto. Io credo che questo sia uno di quei accordi che
ci darà più soddisfazioni”. Sintonie che nel frattempo si vanno
delineando ad Osaka grazie all’esposizione universale in corso,
con le imprese culturali e creative del Made in Italy, e
dell’artigianato ed è per questo che occorre preservare le
tradizioni, precisa il sottosegretario: “La formazione è una
delle cose su cui puntiamo molto, abbiamo impiegato diversi
finanziamenti, anche del PNRR con Cinecittà, tramite dei corsi
sui costumi di scena e quelli per i gioielli. Occorre ricordare
che l’Italia è il Paese che ha conquistato il maggior numero di
Oscar dopo gli Stati Uniti, in gran parte per le nostre
maestranze”.
    Una creatività tutta italiana che incanta e che diventa un
driver non solo culturale ma anche economico, continua
Bergonzoni: “Quando si parla in generale di cultura dietro c’è
sempre una questione economica. Non possiamo fingere di non
sapere che quando si muove la cultura si muove un indotto: la
moda rappresentata in questi giorni ad Osaka è cultura, così
come il cinema. Con la produzione di un film o di un’opera
audiovisiva si parte con l’indotto del turismo, occupazionale
quando diventa strutturata. In Italia, dove ci sono le Regioni
Film Commission predisposte – che funzionano da anni, si crea
lavoro soprattutto per giovani e tante donne”.
   

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